Lavorare a coppie nella comprensione del testo

Lavorare a coppie nella comprensione del testo

Intervista all'autrice: Agnese Vezzani


Una delle competenze fondamentali per affrontare un’epoca come la nostra, segnata dal dilagare di informazioni distorte, parziali o del tutto false, è quella di saper comprendere i testi con cui ci confrontiamo ogni giorno. Si tratta di un’abilità che si costruisce a partire dalla scuola primaria, e che può essere affinata con alcune metodologie specifiche. Abbiamo chiesto ad Agnese Vezzani, autrice del volume “Lavorare a coppie nella comprensione del testo" (Edizioni Junior, 2023), di illustrarci vantaggi e potenzialità del lavoro a coppie nei processi di comprensione dei testi.

Che cosa si intende per comprensione del testo? E perché è così importante?

Per comprensione del testo si intende la competenza di fruire delle informazioni esplicite e implicite di un testo, di costruire un significato coerente a partire dagli stimoli sensoriali che via via riceviamo. Il processo è dunque attivo, perché il lettore genera continuamente significati attraverso un lavoro, spesso inconsapevole, di “costruzione e integrazione”, di connessione tra le frasi del testo stesso, tra le informazioni esplicite che ricava e le proprie conoscenze pregresse. Il lettore completa anche quello che il testo non dice, generando, cioè, inferenze. Il lettore competente non è, quindi, solo colui o colei che sa leggere in modo fluente, ma chi comprende per esempio le informazioni implicite, le intenzioni dell’autore, e valuta se quello che legge è coerente o no. Saper comprendere un testo è una delle competenze che più ci serve nella vita quotidiana. La non comprensione dei testi, oltre a condizionare fortemente il successo formativo, porta di fatto a un analfabetismo funzionale che mina le basi stesse della democrazia, perché non permette l’accesso consapevole alle informazioni da cui siamo circondati e la piena partecipazione alla cultura di appartenenza. Ecco perché è importante insegnare fin dai primi anni di scolarizzazione a comprendere i testi.

Com’è la situazione del nostro paese?

La situazione nel nostro Paese è seria, inferiore alla media dei Paesi OCSE nelle prove PISA, “a macchia di leopardo” e con evidenti differenze a seconda delle differenti aree geografiche del Paese. Il dato è più preoccupante per la scuola secondaria di primo e secondo grado e raggiunge punte drammatiche per gli adulti; emerge anche che le difficoltà nella comprensione dei testi riscontrate nella scuola primaria tendono ad aumentare progressivamente, ampliando la forbice tra i lettori più abili e meno abili. Ecco perché è importante intervenire precocemente, insegnando ai bambini a diventare lettori consapevoli e autonomi, senza mai dimenticare che ogni esperienza di lettura deve essere piacevole.

Quali sono le principali strategie usate a livello internazionale?

A livello internazionale sono stati studiati, in particolare nell’area anglofona, diversi modelli che si sono dimostrati efficaci. Spesso questi modelli hanno preso la forma di veri e propri curricoli, che accompagnano gli studenti e le studentesse con materiali dedicati. Sembrano particolarmente promettenti, sotto diversi punti di vista, quelli che prevedono confronti e compiti che utilizzano la collaborazione tra pari. Il Reciprocal Teaching, in particolare, si è dimostrato molto efficace e sostenibile; è stato applicato con studenti di tutte le età, con diverse variazioni rispetto alla proposta iniziale. Cardarello e Bertolini distinguono le possibili strategie che sostengono la comprensione del testo in due grandi famiglie: quelle centrate sul testo e quelle centrate sul lettore. Il Reciprocal Teaching appartiene a quest’ultima famiglia, perché punta a rendere automatiche alcune azioni strategiche che il lettore compie mentre legge un testo.

Vuole raccontare l’esperienza che avete condotto e quali risultati ha prodotto?

Come gruppo di lavoro dell’Università di Modena e Reggio (coordinati dalla prof.ssa Cardarello) abbiamo partecipato qualche anno fa a una ricerca nazionale promossa dall’associazione SApIE e dal prof. Calvani dell’Università di Firenze, insieme ad altre sei Università italiane. La sperimentazione ha proposto un modello di Reciprocal Teaching basato sul lavoro a coppie di bambine e bambini di quarta primaria e ha mostrato esiti buoni. Incoraggiati da questi risultati, abbiamo deciso di osservare ancora più in profondità come i bambini ragionano su quello che leggono e abbiamo documentato quanto la loro attenzione fosse sorprendentemente focalizzata sulla strategia proposta, sul testo e sul compito condotto insieme. Abbiamo anche apprezzato interessanti differenze tra una procedura di lavoro tutoriale, in cui uno dei due membri della coppia riveste il ruolo di tutor, e una procedura “congiunta”, che prevede che i due componenti della coppia lavorino insieme senza distinzione di ruoli.

 

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  • Tag: comprensione, didattica, lettura, peer, studio