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Giocare con niente
Esperienze autonome con oggetti e cose “impertinenti”
Una delle sfide educative odierne è relativa alla valorizzazione di quel particolare modo di giocare dei bambini che è sempre esistito, ma che con il tempo si è rarefatto: il gioco autonomo con le “cose da niente”. Scorrendo le pagine di questo volume, si possono incontrare spunti pratici e riflessioni a partire dai quei “materiali non strutturati” da prendere così come sono: del quotidiano, di riciclo, scarti industriali, elementi naturali...
Gli “oggetti a uso ludico”, se predisposti in modo da rinnovare ogni volta l’interesse dei bambini, rappresentano una generosa fonte di giochi. “Giocare con niente” significa offrire l’occasione di esplorare, sperimentare, scoprire e ideare a partire da bisogni e desideri. Con semplicità e accuratezza.
Quando i bambini “giocano con niente”, generano meraviglia con quel loro entrare nei segreti del mondo. È sorprendente che cosa riescano a inventarsi con tutto ciò che passa sotto il loro naso, le loro mani, i loro piedi... Soffermarsi sui significati di queste esperienze autonome è un’occasione per confermare quanto la ludicità sia un dispositivo basilare per la crescita e per gli apprendimenti.
Tra le righe e le foto di questo libro c’è un gioco di sguardi che vuol mettere in contatto i punti di vista dei bambini con quelli degli adulti. Ci sono anche spazi bianchi che fanno l’occhiolino a chi vuole mettersi alla ricerca di “giocattoli non ancora identificati”…
Antonio Di Pietro, pedagogista ludico, è professore a contratto alla Scuola di Studi Umanistici e della Formazione dell’Università di Firenze e presidente dei CEMEA (Centri d’Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva) della Toscana.
Editore: Edizioni Junior
Collana: Edu_care
Isbn: 9788884348746
Formato: 19 x 19
Pagine: 164